Sole d’autunno inatteso,
che splendi come un di là,
con tenera perdizione,
e vagabonda felicità,
tu ci trovi fiaccati,
volti al peggio e la morte nell’anima.
Ecco perché ci piaci,
vago sole superstite
che non sai dirci addio,
tornando ogni mattina
come un nuovo miracolo,
tanto più bello quanto più inoltri
e sei lì per spirare.
E di queste incredibili giornate
vai comprendendo la tua stagione
ch’è tutta una dolcissima agonia.

da “Ottobre” di Vincenzo Cardarelli

Radicchio da radìculus forma maschile di radìcula, diminutivo di radix (radice).
Il nome botanico della specie spontanea del radicchio rosso trevigiano, per il principio amaro contenuto nelle sue foglie, e' conosciuto con il nome di ''cichorium intybus”.
Secondo un detto popolare, il radicchio rosso è il dono che l'autunno fa all'inverno, per rallegrare con i suoi colori i campi ormai brulli e incupiti dalla stagione. Si dice poi, che è l’aspirina di Ottobre, perché grazie ai suoi principi nutritivi rinforza l’organismo depurandolo dalle scorie.
Il radicchio è un depuratore per eccellenza, grazie alle sostanze di cui è ricco: potassio, fosforo, sodio, ferro, magnesio, manganese, rame, calcio, principi amari, sostanze zuccherine, grandi quantità di vitamine, aminoacidi e piccole quantità di protidi e lipidi.

Le sue proprietà agiscono come: antianemico, integratore di minerali, depurativo del fegato, diuretico, febbrifugo e leggero lassativo.
Il radicchio rosso viene usato anche in medicina: le radici seccate e ridotte in polvere o preparate in sciroppi e decotti, servono come digestivo, tonico, stomatico e depurativo, mentre le foglie, messe in infuso o sciroppo, vengono impiegate per stimolare le funzioni digestive, per depurare il fegato ed il sangue e anche per facilitare la diuresi; infine i fiori, in infuso, hanno la proprietà di favorire la secrezione della bile.

Tra la fine di Settembre e per tutto il mese di Ottobre le castagne imperano sui boschi, nelle vallate, ma anche in città, con le rinomate “castagne matte”.

Provate ad andare per castagne e riscoprirete il gusto, oltre che il piacere, di stare in mezzo alla natura, con i suoi odori, suoni, panorami.

Pensate che sulla provinciale siciliana che va da Sant’Alfio a Linguaglossa esiste un castagno chiamato “dei cento cavalli”. La leggenda narra che sotto le sue fronde durante un temporale trovarono riparo la regina Giovanna d’Aragona e i suoi cento cavalieri. Secondo i botanici questo castagno può dare riparo ad un intero gregge di pecore, e ne stimano un’età di circa 3/4000 anni.

L’energia di Ottobre

Ottobre è il mese che apre le porte all’autunno. Cadono le foglie, le giornate si accorciano, fanno la loro comparsa i primi freddi.

Per molti aspetti nella nostra cultura, stagioni come l’autunno e l’inverno, sono accolte con molta riluttanza: questo per via delle giornate, sempre più buie e sempre più fredde. In realtà ogni cosa che accade in natura ha un suo preciso significato.

Se alziamo lo sguardo e osserviamo gli alberi possiamo ammirare i giochi di colore che solo in Ottobre è possibile vedere. Le foglie passano dal verde acceso a colori come il marrone, il color ruggine, il giallo o il rosso in tutte le sue sfumature. Gli odori che s’infrangono nell’aria rinfrescano la mente e l’anima, mentre al tatto la pelle viene accarezzata ora da un caldo infuocato (quando il sole non è coperto da nuvole), poi da un fresco quasi gelido (quando cala il sole e si elevano i primi venti).

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