La parola alla storica
Dottoressa Elena Mastretta
Docente ISRN

I bambini di oggi vivono all'interno delle famiglie in modo molto diverso da quanto avveniva meno di un secolo fa. Tralasciando, in quanto si tratta di fenomeni molto recenti per permetterne una lettura in chiave storica, le nuove forme di famiglia che si sono formate in Italia, in Europa, negli Stati uniti, possiamo affermare che fino allo scoppio del secondo conflitto mondiale il ruolo dei bambini aveva caratteristiche precise, dovute in parte all'estrazione sociale e culturale della famiglia di appartenenza, ma in parte identico per tutti. Intanto, questo viene testimoniato da molti anziani nelle più disparate occasioni, non esisteva tra genitori e figli una forte confidenza.

Gli adulti decidevano il destino dei figli, imponevano regole e ai bambini non era permesso discuterle, non si riteneva necessario che le comprendessero.

Spesso, i più piccoli non venivano nemmeno messi a parte di alcune informazioni, da una parte per un senso di protezione nei loro confronti, dall'altra perché solo con l'ingresso definitivo nella vita adulta, che poteva essere rappresentato dalla conquista dell'autonomia economica o del matrimonio, si riteneva di dover scambiare con i figli un certo tipo di informazioni.

Mai, però, su un piano di vera parità. Comportamenti che oggi paiono nelle famiglie scontati, come dimostrare anche con un bacio o un abbraccio soddisfazione per un buon risultato sportivo o scolastico ottenuto da un figlio, venivano due o tre generazioni fa ritenuti sconvenienti e sostituiti da frasi del tipo : "hai fatto metà del tuo dovere".

Si tratta solo di un esempio, che certo oggi chi si occupa di infanzia in modo specialistico condanna, incoraggiando piuttosto lo sviluppo di un forte legame affettivo. Certo, bisogna, per correttezza, dire anche che i "bambini di una volta", esclusi dalle carezze e dalle parole dei loro genitori, criticano oggi il modo in cui i loro figli allevano i nipotini, affermando che non trasmettendo regole crescono bambini incapaci di autonomia, sacrificio e molto capricciosi.

Lo stesso ragionamento potrebbe applicarsi al mondo della scuola: siamo passati da insegnanti dotati di bacchetta per punire anche fisicamente gli allievi, a studenti che rifiutano di svolgere i compiti assegnati dai docenti, ne contestano le valutazioni e sono in questo appoggiati dalla famiglia, che tende a difendere i comportamento dei figli anche di fronte alle persone cui li affidano molte ore al giorno per essere educati.

Possibile che in pochi decenni tutto ciò sia cambiato?

E, soprattutto: stiamo davvero esagerando, esagerano quelli che fanno i confronti tra passato e presente, o dobbiamo tutti cercare un "giusto mezzo" per alimentare in modo corretto il più profondo dei legami?

 

 

La parola alla psicologa
Dottoressa Barbara Camilli
Presidente APU

Nella vita di ogni giorno tutti hanno bisogno di un tempo, più o meno lungo, da dedicare a sé stessi. Tutti hanno la necessità di riposarsi e di far calare le tensione accumulate nell’arco di una mattinata o di un pomeriggio. Tutti dopo essere stati a contatto con persone, siano esse dell’ambiente scolastico, di lavoro o quant’altro hanno la necessità di elaborare e liberare lo stato d’animo accumulato in queste realtà. Tutti, vuol dire anche il bambino.

A maggior ragione il bambino che a differenza dell’adulto sta strutturando le sue capacità cognitive ed affettive per orientarsi nel mondo. Se questo non avviene secondo i tempi e i modi di ciascun bambino, sarà difficile per lui elaborare quanto avviene intorno, fino ai casi in cui la confusione genera il malessere e il disagio psichico. Disagio espresso attraverso il corpo, con le manifestazioni psicosomatiche, quali mal di pancia, mal di testa, inappetenza, oppure in disturbi relazionali, come scatti di aggressività, apatia fino all’ipercinesia.

Ricerche e sondaggi di recente pubblicazione stanno evidenziano quanto sia pericoloso ingozzare il bambino di impegni. È pericoloso perché non ha il tempo di elaborare quanto va facendo.

Mi viene a tal proposito un paragone molto attinente. Così come il corpo ha bisogno del suo tempo per digerire un piatto molto nutriente e calorico, allo stesso modo il corpo, la mente e l’emotivo hanno bisogno di tempo per digerire le attività che giornalmente si fanno. Soprattutto quelle scolastiche, che impegnano tantissimo il bambino in termini di autostima.

Tempo, Bisogni, Diritti!

Il bambino è un Universo meraviglioso che va lasciato libero di esprimersi e di soddisfare i 6 Bisogni Universali ed ha il Diritto di Essere Sano in Armonia con se stesso e il mondo.

Tutti Noi ma soprattutto il Bambino ha Bisogno di Sicurezza. La sensazione di sicurezza interiore che ci fa sentire in controllo di noi stessi, al sicuro, in una posizione da cui il futuro non incute timore. La regola calibrata e giusta fa stare bene, contiene e non fa perdere la rotta!


 

Tutti Noi ma soprattutto il Bambino ha Bisogno di varietà. CIASCUNO HA BISOGNO DI CAMBIARE IL PROPRIO STATO EMOTIVO di sperimentare le diverse sensazioni

Tutti Noi ma soprattutto il Bambino ha Bisogno di Importanza. È una sensazione che CONFERISCE SIGNIFICATO ALLA NOSTRA ESISTENZA!

Tutti Noi ma soprattutto il Bambino ha Bisogno di Amore. Gli esseri umani hanno bisogno di sentirsi connessi con qualcosa/qualcuno, sia esso una persona, un animale, un abito o addirittura se stessi.

Tutti Noi ma soprattutto il Bambino ha Bisogno di Crescere. Le persone sono felici quando CRESCONO, APPRENDONO, QUANDO ESPANDONO LA LORO ESPERIENZA TERRENA.

Tutti Noi ma soprattutto il Bambino ha Bisogno di Contribuire. La vita completa quando da sè stessi ci si orienta verso l'esterno agevolando gli altri nel mondo.


 

Per i bambini tutto ciò è naturale soprattutto il Contribuire.

Episodio con mio figlio.

Arriviamo nei pressi della scuola e vede un guanto rosso inzuppato d'acqua per terra. (i giorni scorsi ha piovuto tantissimo)

E' del mio amico Lori??!!” Commenta stupito.

Mentre cammino avanti lo vedo che vorrebbe fermarsi. Allora gli chiedo “Sei sicuro?

e lui “Sì è di Lori

Mi fermo a prenderlo'

All'inizio è titubante, perché teme che gli dica di no, stiamo andando a scuola!!!

Sapendo che per lui è importante, decido di tornare un attimo indietro e raccolgo il guanto inzuppato e glielo do!

Lui lo prende e con cura lo porta con sé!

Mentre lo vedo avanzare a scuola raggiungendo i suoi compagni mi dico. Quanto stupore nel vedere un oggetto del suo compagno! Quanto dispiacere nelle sue parole sapendo che il compagno aveva perso il guanto e il desiderio di vedere la gioia dell'amico nel rivedere il guanto! Quanto un gesto come questo (apparentemente banale) non raccolto piuttosto che accolto e soddisfatto lascia un segno!

All'uscita della scuola gli chiedo “Il guanto era di Lorenzo?” e Lui risponde “SI!” con un radioso sorriso che evidenzia le sue fossette!


 

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Ecco i contributi di quanti ci seguono.

Invitati a condividere delle riflessioni sui bambini hanno scritto......

Paola
Diritto allo spazio e al tempo dove il corpo possa crescere dando voce alla mente, alle emozioni, ai sentimenti, integrandosi... Nasce la persona e ne festeggiamo l'arrivo sulla Terra... e poi nasce l'individuo, il cittadino del mondo, colui che potrà dire e ascoltare per creare amando...

Eli
Ogni bambino ha il diritto, il dovere e l'obbligo di fare il bambino, in ogni parte del mondo. Deve poter giocare, andare a scuola, fare sport come un bambino di un paese fortunato.

Margherita
OGNI bambino ha il diritto di GIOCARE, di RIDERE, di conoscere, esprimere e ACCETTARE (prima ancora essere accettato) se stesso; ha il diritto di dire "sono stanco" e "io penso che.."; OGNI bambino ha il diritto di credere e provare a realizzare i propri sogni; ma soprattutto..ha il diritto di aver accanto qualcuno che creda in lui e in tutto quello scritto sopra!

Laura
(i diritti dei bambini presenti nella Convenzione sono ) Riflessioni importanti che ogniuno dovrebbe fare. In particolare l'articolo 23!!

Mara
i bambini Dovrebbero essere liberi di esprimere se stessi!!!

Mara  
Ogni bambino deve vivere un infanzia serena piena di gioia affetto, pace.. giocando e imparando il più possibile x
diventare un adulto che può rendere il mondo sempre migliore

Chiara
Diritto al silenzio, all'abbraccio, alla tenerezza dei gesti quotidiani, al sorriso sincero, a valorizzare anche le piccole conquiste, all'ascolto vero dei diritti dei bambini e delle loro famiglie ... e potrei andare avanti all'infinito.

Emanuela
diritto allo spazio, agli alberi, ai ruscelli dove pucciare i piedi, al cielo , al respiro, alla condivisione, al confronto, all'accoglienza, all'ascolto...

Monica
Il diritto ad abitare il mondo, in tutte le sue forme, con tutte le sue differenze e sfumature, con accanto adulti che abbiamo voglia di tenere aperto uno sguardo curioso capace di sostenere la curiosità dei bambini.

Vincenza
Ogni bambino ha il diritto di esprimersi e di essere ascoltato. Spesso invia messaggi molto semplici che paradossalmente gli adulti non riescono a cogliere!

Ivana
I bambini sono delle opere d'arte. Con tutte le domande i perchè le sfumature i sorrisi i dubbi lo stupore la gioia la rabbia la paura la passione ma non sono da tenere nascosti in una teca devono essere mostrati agli occhi di tutto il mondo dandogli la possibilita' di sporcarsi invecchiare perche' l'opera d'arte rimane in eterno in lei e negli artisti

Elena
Essere bambini è libertà di crescere, stupirsi e sognare. Aprirsi alla vita con occhi limpidi pieni di domande e circondati dall'abbraccio caldo e profumato dell'amore. Essere bambini è semplicità, gioco e purezza e sorridere alla vita con la certezza di un sostegno nonostante la caduta.

Marinella
Credevo esistesse una sorta di ricettario per essere un buon genitore. Mia figlia, invece, mi insegna ogni giorno ad essere la sua mamma. La osservo molto, provo a chiederle aiutarmi nel fare alcune cose, lasciandola libera di provare e di sbagliare. Il mio sogno più grande è quello di renderla una persona autonoma e indipendente che sappia di avere basi certe alle quali tornare, ma la libertà e sicurezza per esplorare il mondo.
E poi...che sentimento fantastico è questo amore per i figli?

Francesco
È bellissimo osservare i bambini fare qualcosa. Provano, si impegnano con tutti i loro mezzi e alle volte escon fuori con delle considerazioni che mai ti saresti aspettato e che sono frutto della naturalezza e semplicità con cui affrontano la vita. Dobbiamo ringraziarli di farci lezione di vita ogni giorno..

Paolo
Ciao è 39 anni che giornalmente imparo ad ascoltare, sentire, osservare e progettare con e per i bambini e continuo a stupirmi! Un abbraccio Paolo

Anna
Diritto ad essere accolti e ascoltati da una scuola che malgrado tante belle parole, rimane troppo superficiale e omologante.

Angelica
Se li ascoltiamo, i bambini sanno insegnarci, sanno stupirsi e stupirci. Sanno ascoltare se siamo o ci rendiamo interessanti. Se così non è, chiediamoci sempre cosa stiamo sbagliando, perché l'errore è nostro.

Claudia
Accettiamo i nostri figli per quello che sono veramente,fin da piccoli, senza giudicarli, le pressioni psicologiche e i giudizi negativi devieranno la loro strada, con ferite nell'anima che rimarranno per tutta la VITA!

Diego
I bambini rappresentano il nostro passato ed il nostro futuro. Ci ricordano, con la loro naturalezza, spontaneità e semplicità, da dove veniamo e ci riportano laddove vogliamo andare. I bambini vanno accompagnati e ascoltati perchè è ascoltando loro che continuiamo ad ascoltare noi stessi.
Loro sanno benissimo dove vogliono andare, ed è nostro dovere e privilegio aiutarli a trovare la loro via.

Eleonora
per non dimenticare i Diritti di Tutti i Bambini, primo in assoluto per noi di TSMF ONLUS
"il Diritto del bambino di crescere nella propria famiglia"
( principio talvolta disatteso, non di rado male attuato)
Vi sono sì principi altisonanti, evoluti, ma nell'insieme abbiamo una rete a maglie larghe, che autorizza l'allontanamento anche improvviso del bambino dai propri genitori, senza preventive verifiche approfondite, e -addirittura nei casi più gravi- senza neppure il vaglio preventivo dell'autorità giudiziaria.
Questo Iter produce effetti negativi , a volte deleteri proprio per i minori...e qui , la giornata del 20 novembre dovrebbe evidenziare queste gravi lacune e, valorizzare il Diritto del Bambino ad essere Aiutato a crescere con la Somma degli affetti e NoN con la loro Sottrazione!

 

 

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