Mangiare è un piacere antico. Un piacere scoperto dai nostri avi che si riunivano attorno a un fuoco per mangiare.
A differenza degli animali che non amano spartire il cibo: per loro sarebbe pericoloso in quanto comporta il rischio di non averne abbastanza per sè. I predatori ad esempio mangiano appartati scacciando gli altri nel timore che portino via del cibo.
Per l'uomo non è così. Nell'antica Roma il banchetto ad esempio si chiamava convivium un nome che deriva da cum vivere, cioè "vivere insieme".
Nel corso dell'evoluzione accanto al cibo sono nati anche tanti modi di dire che tutt'oggi accompagnano le nostre frasi nei discorsi. Di chi è generoso si dice che "è buono come il pane", ma se è un pasticcione si può dire che è un "salame". Sempre che non sia uno sciocco altrimenti è una "testa di rapa". Chi inciampa e cade a terra si dice "come una pera cotta", mentre chi brontola di continuo è "una pentola di fagioli" ed è meglio "lasciarlo cuocere nel suo brodo".
Accanto al mangiare non c'è quindi solo il bisogno di nutrirsi per mantenersi in forze ma molto di più tanto che abbiamo trovato modi diversi per cucinare, organizziamo i pasti secondo degli orari ben precisi e a tavola inseguiamo delle regole create da noi. Corpo anima e mente sempre in sinergia per vivere il cibo come qualcosa che appaga e completa la persona anche in relazione agli altri.
A differenza nostra gli antenati mangiavano quando potevano e quando c'era cibo in abbondanza ne approfittavano facendo scorpacciate. In passato l'alimentazione si basava principalmente di vegetali, bacche, qualche frutto, insetti e piccoli invertebrati. Le lumache pare che essendo facili da scovare senza l'uso di utensili fossero molto gradite, addirittura i reperti indicano che siano stati i primi animali allevati dall'uomo. In assoluto erano apprezzati i semi. L'usura dei denti dei primi ominidi vissuti tre mila anni fa dimostra che i cereali erano l'alimentazione base. La carne è entrata in un secondo momento vista non solo la difficoltà a procurarla ma anche a mangiarla: la carne cruda è molto indigesta. I nostri antenati degli animali cacciati mangiavano solo le parti facilmente masticabili e digeribili come la lingua, il fegato, il midollo molto nutriente che succhiavano dalle ossa e altre interiora.