Eccovi un piatto che porta a sapori orientali, al caldo della terra arsa dal sole.
Di cuscus, forse non tutti sanno, che ce ne sono diversi tipi: integrale, di kamut, di farro e di orzo, oppure di mais o di riso.... sono tutti buonissimi e quindi da provare.

Cuscus o cuscussù, le origini di questo piatto si trovano tra le dune del Nord Africa e del Maghreb, dove da sempre vivono i Berberi, o meglio, come preferiscono essere chiamati, Amazighen – uomini liberi. Questo piatto, emblema della cucina araba, richiede una paziente manipolazione del grano finemente tritato, sopratutto dopo la cottura.

Ma veniamo alla ricetta.....

ingredienti:

300 gr di cuscus, 10 pomodorini ciliegia, 1 scatola di ceci, 2 porri, 2 peperoni gialli, 2 peperoni rossi, timo q.b., salsa soia, olio di oliva q.b.

Soffriggere delicatamente di porri tagliati finemente, successivamente aggiungere i peperoni tagliati a cubetti o a striscioline e dopo i pomodorini. Far cuocere finchè questi ingredienti si ammorbidiscono a fuoco basso aggiungendo poi i ceci. Continuate la cottura.
In ultimo aggiungete il timo e la salsa soia.
A parte cucinate il cuscus......

vediamo un po' di storia della cottura, tanto le verdure si stanno cucinando :-))

Il cuscus dovrebbe essere passato al vapore due o anche tre volte. Quando è cotto come si deve è morbido e leggero, non dovrebbe essere gommoso né formare grumi. Il cuscus che si trova in vendita nei supermercati occidentali è solitamente passato al vapore una prima volta e poi essiccato (ecco il trucco del perchè ci impiega poco a cucinarsi), e le istruzioni sulla confezione consigliano di aggiungervi un po' di acqua bollente per renderlo pronto al consumo. Questo metodo è rapido e facile da preparare: basta mettere il cuscus in una ciotola e versarvi sopra l'acqua o il brodo bollente, coprendo poi la ciotola con un foglio di plastica. Il cuscus si gonfia e nel giro di pochi minuti è pronto da servire, dopo averlo rimescolato con una forchetta. Il cuscus precotto richiede meno tempo per la preparazione rispetto alla pasta asciutta o al riso.
Il metodo tradizionale del Nordafrica prevede l'uso di un recipiente per la cottura a vapore chiamato taseksut in berbero, kiska:s in arabo o cuscussiera (couscoussier o couscoussière in francese). La base è una pentola di metallo allungata a forma bombata in cui si cuociono le verdure e la carne in umido. Sopra questa base viene collocato il recipiente dal fondo forato in cui il cuscus si cuoce a vapore assorbendo i sapori del brodo sottostante. Se l'incastro tra il il bordo della pentola inferiore e il recipiente superiore non è ermetico, spesso viene posto uno strofinaccio umido per non far fuoriuscire il vapore dai lati. Non vi sono molte prove archeologiche di un uso antico del cuscus, ma può darsi che questo si debba al fatto che le cuscussiere antiche erano fatte di materiali organici, destinati a non sopravvivere.

Ma torniamo alle pentole....ops!!!! in cucina :-)
una volta cotto il cuscus versatelo su un contenitore servendovi sopra il sugo di verdure. Se lo si gradisce si può spolverare il piatto con del prezzemolo crudo in modo tale da gustarne il profumo insieme ad una manciata di semi di girasole.

E ora وجبة شهية (in arabo) בתאבון (in ebraico) afiyet olsun (in turco) parole musicali che significano buon appetito. La parola solitamente è accompagnata da un gesto della mano in segno di bacio verso il cielo


Barbara Camilli

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