La cura dell'alimentazione è fondamentale per il benessere delle persone: siamo quello che mangiamo, ma non solo da un punto di vista fisico, bensì anche da un punto di vista emozionale e cognitivo. Ci nutriamo di cibo, ci nutriamo di emozioni e di informazioni, conoscenze, credenze. Il punto sta proprio qui: quando il principio organizzativo è sbagliato, agirà producendo costantemente risultati diversi e non graditi rispetto a quelli che si desideravano davvero.

APU organizza, da anni, corsi, manifestazioni e convegni per le famiglie ma non solo per loro, in cui insieme a contenuti tecnici sugli alimenti, sulla corretta impostazione di un regime alimentare bilanciato, si parla anche di emozioni e di come spesso cattivi stili alimentari sono conseguenti alla non conoscenza, ma ancor più a difficoltà emotive, oltre alla carente educazione ambientale, nel senso del rispetto dell'ambiente e della sua naturale ritmicità.

 

WORK IN PROGRESS

 

Ogni cambiamento è guidato da una decisione. La decisione più importante in fatto di stile di vita alimentare è acquisire consapevolmente il controllo dei propri processi percettivi (le nostre credenze, attitudini, pensieri) e di impegnarci verso una vita di Costante e Continuo Miglioramento.

Tra i professionisti che partecipano ai corsi di Nutriziopoli: la Nutrizionista Ilaria Crespi, la Psicologa Barbara Camilli, l'Osteopata Laura Carnevale Maffè, l'Otorinolaringoiatra Federica Ramella, l'Odontoiatra pediatrico Mario Biliotti, la Storica Elena Mastretta, il Cuoco Ivan Cribiù e la Chef Paola Bason lavorano e collaborano per aiutare le persone a riappropriarsi  di un momento importante, come quello in cui ci si nutre e si stà bene con se stessi.

 

E mentre ci nutriamo di alimenti in alcuni momenti della giornata, ci nutriamo di emozioni in ogni momento del nostro vivere, fino a usare il cibo come sostituto emozionale.

Mangiare per noia.
Mangiare per scaricare la tensione mentre si fa qualcosa.

Mangiare per avere compagnia
Mangiare per rilassarmi
Mangiare per paura
Mangiare per scaricare l'ansia

in questi atteggiamenti e attività, il Mangiare diventa un mezzo per conseguire uno stato di miglioramento e di benessere, però solo apparente!

Ecco perché sentiamo sempre più forte l'esigenza di potenziare questo aspetto della nostra offerta formativa, e partner come l'Istituto Agrario Bonfantini di Novara, la Confagricoltura di Novara, l'Est Sesia (Consorzio di Irrigazione e Bonifica), le Edizioni Tecniche Nuove di Milano, l'Istituto Storico della Resistenza, l'Ordine degli Psicologi Piemonte, la Cariparma, la Trinity Viaggi, i Comuni di San Nazzaro Sesia e di Galliate partecipano con noi a questo Progetto di ampio respiro proprio sulla Cultura Alimentare.


Nutriziopoli partecipa a ProgettoScuola Expo 2015



TRATTO DA UNA INTERVISTA ESCLUSICA con T. Colin Campbell alla rivista trimestrale Scienza e Conoscenza n.48

Il concetto di Nutrizione in cui credi fermamente riguarda ciò che avviene all'interno delle cellule. Tutto il corpo opera come una singola unità, in tanti modi. Tutto parte dalle cellule e si sviluppa in maniera olistica per generare la salute. Il corpo vuole sempre generare salute. Dobbiamo decidere di dare le risorse giuste al nostro corpo. Queste risorse sono i cibi naturali e vegetali. Dobbiamo pensare alla Nutrizione come a una disciplina olistica. Oggi la nutrizione non viene insegnata nelle facoltà di medicina. Il concetto di nutrizione è molto fumoso per il pubblico. Per entrambe le questioni la ragione è la stessa: la scienza in questo ambito è diventata molto riduzionista, vale a dire che analizza un nutriente alla volta, indaga su un solo meccanismo di funzionamento ed esamina un solo risultato.

Dobbiamo cambiare, non ho alcun dubbio su questo.


 

WORK IN PROGRESS

 

 

Nutriziopoli e Ambiente

Albert Howard (1873-1947) agronomo inglese diede basi filosofiche all'agricoltura biologica, redigendo un testo (Organic Gardening and Farming) che spiegava molto bene il concetto di terra e salute. La sua idea era quella che si dovesse trattare il problema della salute del suolo, delle piante, degli animali e dell'uomo come un unico grande argomento.
Se una volta i cacciatori raccoglitori si curavano che il manto erboso fosse in buona salute per attirare e far ingrassare le prede nel modo giusto, oggi questo antico legame per certi versi ci sfugge. Oramai nutriamo gli animali da carne con granaglie, in luoghi appartati. In America lo scrittore Michael Pollan, ne Il Dilemma dell'Onnivoro  provocatoriamente scrive "Mentre la Bibbia nell'Antico Testamento scriveva, Ogni carne è come l'erba, oggi bisognerebbe dire: ogni carne è come il mais!"

E' quantomai urgente una inversione di tendenza, dove il rispetto dell'ambiente preveda azioni civili concrete e reale da parte di tutti: a partire dai bambini, persone del futuro sociale.

Attraverso la collaborazione con enti come Est Sesia (Sistemi di Irrigazione), Bonfantini (Istituto Agrario), Confagricoltura, ATL (Associazione Turismo Locane), ISRN (Istituto Storico dela Resistenza), Parco del Ticino e del Lago Maggiore e Comuni come Novara, Galliate, San Nazzaro Sesia, Ghemme, Cameri, Borgomanero, si sono realizzati e si vogliono realizzare interventi sul territorio di conoscenza e sensibilizzazione.

Interventi proposti:
Laboratori per i bambini delle scuole di ogni ordine e grado;
Ricerche/azione da parte degli studenti delle scuole superiori documentate e trasferite in cd;
Manifestazioni per le famiglie e la cittadinanza;
Corsi di sensibilizzazione su tematiche agrarie, alimentari, sull'idratazione, il respiro, il movimento e di educazione all'ambiente;
Redazione di opuscoli e articoli informativi (sull'alimentazione, respirazione, idratazione e movimento);
Creazione di video e cortometraggi.

 

Nutriziopoli sarà protagonista

ad EXPO 2015

insieme agli Istituti "Bonfantini" ed "Omar" di Novara


SI PUO' NUTRIRE IL MONDO E PROTEGGERE IL PIANETA?

Il mondo deve risolvere tre problemi alimentari simultaneamente: sconfiggere la fame, raddoppiare la produzione di cibo entro il 2050 e ridurre i danni ambientali causati dall'agricoltura.
Secondo le previsioni delle agenzie internazionali, nel 2050 la popolazione mondiale arriverà oltre i nove miliardi di abitanti, forse addirittura dieci. Quindi dieci miliardi di bocche da sfamare. E già oggi, con sette miliardi di persone sul pianeta, più di 800 milioni non mangiano a sufficienza.
Se si aggiunge che l'agricoltura è già una delle attività che più gravano sull'ambiente, che quasi il 40% delle terre emerse libere da ghiacci è occupato da coltivazioni e pascoli, che molte falde acquifere hanno già superato il limite dello sfruttamento, che c'è un eccesso di azoto rilasciato dai fertilizzanti, per i quali presto inizierà a scarseggiare un elemento fondamentale con il fosforo, ecco, se si aggiunge tutto questo, è evidente che abbiamo un problema.
Per garantire il cibo accessibile a dieci miliardi di persone entro la metà del secolo occorre una seconda Rivoluzione Verde che non si limiti a incrementare la produzione alimentare ma lo faccia a tempo stesso con maggior rispetto per l'ambiente.

Jonathan A. Foley che dirige l'Intitute on the Environment dell'Università del Minnesota dove è anche McKnight Chair in sostenibilità globale  riferisce che esiste un piano in cinque fsi che potrebbero permettere di raddoppiare la produzione globale entro il 20150 riducendo l'impatto dell'agricoltura sull'ambiente.
Le soluzioni da applicare assieme sono:
fermare l'espansione dei terreni agricoli nelle zone tropicali;
migliorare la produttività dei terreni che hanno rese più basse;
aumentare l'efficienza dell'uso dei fertilizzanti e acqua a livello globale;
ridurre il consumo procapite di carne;
ridurre gli sprechi nelle filiere alimentari.


 

WORK IN PROGRESS

 


 

      

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